Istituto Comprensivo di Pievepelago

CoVID-19 E SCUOLA – Domande frequenti

  Cosa bisogna fare in caso di febbre o sintomi compatibili con CoVID-19?   CoVID-19 E SCUOLA - Domande frequenti È molto importante in presenza di febbre accompagnata o meno da altri sintomi respiratori come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria, vomito (episodi ripetuti accompagnati da malessere), diarrea (tre o più scariche con feci semiliquide o liquide), perdita del gusto (in assenza di raffreddore), perdita dell’olfatto (in assenza di raffreddore), cefalea intensa, non portare il bambino a scuola.

Data:
25 Marzo 2021

 

Cosa bisogna fare in caso di febbre o sintomi compatibili con CoVID-19?

 

CoVID-19 E SCUOLA - Domande frequenti

È molto importante in presenza di febbre accompagnata o meno da altri sintomi respiratori come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoriavomito (episodi ripetuti accompagnati da malessere), diarrea (tre o più scariche con feci semiliquide o liquide), perdita del gusto (in assenza di raffreddore), perdita dell’olfatto (in assenza di raffreddore), cefalea intensa, non portare il bambino a scuola.

È necessario in questi casi prendere contatto con il proprio pediatra che valuterà sulla base dei sintomi e del quadro epidemiologico se sottoporre o meno il bambino al tampone naso-faringeo per la ricerca di SARS-CoV-2.

Il solo raffreddore, senza altri sintomi, non deve invece essere inteso come un motivo per sospendere la frequenza scolastica, in quanto si tratta di una condizione molto frequente in particolar modo negli alunni delle scuole di primo grado.

 

Se un alunno si sente male a scuola, cosa succede?

 

CoVID-19 E SCUOLA - Domande frequenti

L’alunno che presenti sintomi compatibili con CoVID-19 verrà accompagnato in una area dedicata all’interno della scuola, gli verrà consegnata una mascherina chirurgica se non già in suo possesso e saranno avvisati i genitori.

L’adulto responsabile di gestire lo studente fino all’ arrivo dei genitori utilizzerà a sua volta una mascherina chirurgica, evitando il contatto e mantenendo le distanze.

La famiglia sarà responsabile di condurre l’alunno a casa e di ricorrere al pediatra o al medico curante di riferimento.

Sarà il medico a valutare, in base alla situazione clinica, alla storia dell’alunno, al contesto familiare ed epidemiologico, l’opportunità o meno di richiedere il tampone naso-faringeo.

 

Cosa succede se un alunno rimane a casa per più giorni con febbre, malessere o altre indisposizioni?

  

CoVID-19 E SCUOLA - Domande frequenti

Se si sospetta un caso di CoVID-19

 Il pediatra di libera scelta (o medico di medicina generale) valuta se richiedere, l’esecuzione del tampone diagnostico.

In caso di esito positivo l’alunno rimarrà a casa fino alla scomparsa dei sintomi e all’esito negativo di due tamponi, eseguiti ad almeno 24 ore di distanza, seguendo le indicazioni del Dipartimento in merito alla riammissione in comunità. L’alunno rientrerà poi a scuola con attestato del Dipartimento di sanità pubblica di avvenuta guarigione.

In caso di negatività, invece, il pediatra di libera scelta (o medico di medicina generale), una volta terminati i sintomi, produrrà un certificato di rientro in cui deve essere riportato il risultato negativo del tampone.

 

Nel caso di sintomatologia non riconducibile al CoVID-19

Il pediatra di libera scelta (o medico di medicina generale) gestirà la situazione come normalmente avviene, indicando alla famiglia le misure di cura e concordando, in base all’evoluzione del quadro clinico, i tempi per il rientro in comunità. Come previsto dalla legge regionale 16 luglio 2015, n.9 – art. 36 (“Semplificazione delle certificazioni sanitarie in materia di tutela della salute in ambito scolastico”) – non è richiesta certificazione medica per la riammissione alla frequenza scolastica.

 

In quali casi va portato il certificato del pediatra per la riammissione a scuola?

 

CoVID-19 E SCUOLA - Domande frequenti

Va portato solo nel caso in cui il bambino con sintomi rimasto a casa sia stato sottoposto a tampone naso-faringeo su indicazione del proprio pediatra e l’esito sia negativo. In questi casi la negatività del tampone e la risoluzione dei sintomi deve essere certificata dal pediatra per poter procedere alla riammissione scolastica.

In tutti i casi in cui il pediatra abbia deciso, sulla base di una valutazione clinica ed epidemiologica, di non sottoporre a tampone un bambino con sintomi, la riammissione a scuola avviene alla risoluzione dei sintomi stessi, come concordato con il pediatra o medico curante, senza necessità di certificazione.

 

Allegati (1)

Pubblicato: 25 Marzo 2021 - Revisione: 25 Marzo 2021

Eccetto dove diversamente specificato, questo articolo è stato rilasciato sotto Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia.